La scarpetta è un gesto divisivo: la suprema delizia per alcuni, la massima volgarità per altri. Due mondi contrapposti rispetto ad un gesto semplicissimo ma pieno d'implicazioni sociali, etiche, culturali.
Io adoro la scarpetta. Non ho timore a dichiarare il mio entusiasmo per la pulizia clinica del piatto con un tozzo di pane. Non una traccia della salsa meravigliosa resta in fondo al piatto dopo il mio passaggio voluttuoso. Ma sovente mi sono imbattuto nello sguardo di rimprovero censore di chi nel piatto lascia la salsa ma anche, absit iniura verbis, un filo di pasta per buona creanza.
Una divisione manichea che suscita discussione. Chi pratica come me la scarpetta la ritiene il massimo dell'apprezzamento per l'abilità dello chef. Chi non "scarpetterebbe" neanche sotto tortura ritiene la pratica offensiva nei riguardi di chi tanta cura ha messo nel preparare la pietanza. Per alcuni senza scarpetta si gode così, così; per altri il pane rovina la memoria del piatto.
Scarpetta si, scarpetta no. Il dibattito continuerà all'infinito. Con alcune interessanti variazioni sul tema. Certuni praticano la scarpetta soltanto in contesto domestico, tra familiari ed amici. Altri scarpettano a seconda della location: in trattoria giù di scarpetta, mai in un ristorante altolocato. Ed ancora ci sono quelli che praticano la scarpetta con la forchetta ritenendolo più civile ed educato rispetto alla mano libera. Insomma il mondo e le idee sono variegate. Ed il dibattito continua.
Io di recente di sono concesso una bella scarpetta dopo aver mangiato il sublime spaghetto "Pomo d'olio" di Alfonso Crisci che firma l’offerta gastronomica dell’Hotel Club Due Torri a Maiori con il bistrot Donna Emilia ed il ristorante Oltremare. Lo chef vesuviano in questo piatto propone una sinfonia di sapori, un viaggio dal vulcano alla Costa d'Amalfi con quattro pomodori: piennolo, corbarino, san marzano, ramato. Figuratevi se non facevo la scarpetta in un contesto elegantissimo e spettacolare. E lo chef ha benedetto la scarpetta. Sia lodato lo chef. Ma la discussione scarpetta si, scarpetta no ? continua
